Articolo 54 – Nomofilachia è fatta !
E adesso la battaglia dei conteggi

Articolo 54 – Nomofilachia è fatta !<br/>E adesso la battaglia dei conteggi
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articolo 54 Nomofilachia è fatta. Via alla battaglia dei conteggi

Con l’ultimo articolo pubblicato il 24.10 u.s. a commento della significativa Sent. 370/2019 della II Sezione della Corte dei Conti Centrale in Appello, avevamo sottolineato come la Sent. 175/19 della III Sez. C.C.Centrale in Appello, mancasse delle qualità intrinseche necessarie per integrare un contrasto nomofilattico orizzontale in Appello riguardo all’interpretazione dell’art.54 e come, per tale ragione, la II Sezione avesse momentaneamente scongiurato il ricorso alle Sezioni Riunite Centrali.

Inoltre, analizzando la situazione giurisprudenziale ormai maturata, eravamo giunti al convincimento che la III^ Sezione, alle Udienze del 6 e del 12 Novembre, si sarebbe trovata innanzi ad un ineludibile Bivio Giurisprudenziale, nel senso che o si sarebbe adeguata alle interpretazioni dell’art. 54 rese dalla I^ e dalla II^ Sezione dando corpo alla nomofilachia della interpretazione, oppure , marcando il contrasto ermeneutico con le altre Corti avrebbe rimesso la questione alle Sezioni Riunite per la sua definizione.

La felice intuizione, ha trovato immediata conferma all’Udienza del 6 Novembre u.s. quando innanzi alla III^ Sezione è stato trattato l’appello n° 53953 interposto da un Brigadiere dei Carabinieri alla Sentenza nr. 52/2017 della Sezione Giurisdizionale della Regione Trentino Alto Adige, avverso il respingimento della richiesta di rideterminazione della pensione in applicazione dell’art. 54.

Infatti, nell’arco di pochissimi giorni, la III Sezione ha pronunciato la Sentenza nr. 228/2019 depositata il 22.11.2019, accogliendo l’appello del pensionato e disponendo per il ricalcolo della pensione in applicazione dell’art. 54, ma ha altresì statuito, riguardo alla richiesta dell’INPS di andare alle Sezioni Riunite, quanto testualmente si trascrive:-

“” Per l’effetto l’appello deve essere accolto. Poiché i riferiti contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione dell’art.54 cit. si riscontrano nell’ambito della giurisprudenza di primo grado, e non concernono quella di appello, fermamente orientata nel senso della presente decisione, ritiene il Collegio che non sussistono i presupposti per aderire alla richiesta di deferimento della questione alle Sezioni Riunite di questa Corte”.

La decisione della III^ Sezione, motivata nei termini anzidetti, pone una pietra tombale sulla questione dell’Interpretazione dell’Art. 54 DPR 1092/1973 e sull’aliquota del 44% ivi prevista, la quale dovrà trovare applicazione in favore di tutti i militari (Oltre ai Carabinieri, Guardia di Finanza, Forestali e Vigili del Fuoco).che al 31.12.1995 abbiano maturato una forbice di anzianità fra i 15 ed i 20 anni.

Ma una volta risolto il problema interpretativo della norma, rimangono in piedi le problematiche riguardanti il ricalcolo in concreto dei trattamenti pensionistici che, in caso di contrasti, potrebbero dare corso a giudizi di ottemperanza nonché la definizione delle numerose pendenze giudiziarie, rispetto alle quali ancora non si conoscono le determinazioni che l’Ente intenderà assumere.

Ormai la strada è tracciata e non ci rimane che affrontare con pazienza le diverse fasi amministrative ed esecutive che ci attendono.

Arezzo – 26 Novembre 2019

Avv. Guido Chessa

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