10 - 02
2025
PEREQUAZIONE > TUTTI GLI ARTICOLI
L’articolo interessa:









Il tema della perequazione dei trattamenti pensionistici ha molteplici sfaccettature: così, dopo esserci occupati della disciplinata dettata dalla L. 197/2022 all’articolo 1 comma 309 e della questione di legittimità costituzionale attualmente al vaglio della Corte Costituzionale , ci troviamo ora ad affrontare il problema del blocco della perequazione previsto nel corrente anno per le pensioni degli italiani residenti all’estero.
L’articolo 1, comma 180, della L. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale – n. 305 del 31 dicembre 2024, Supplemento Ordinario n. 43, ha infatti stabilito che: “In via eccezionale, per l’anno 2025, la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, non è riconosciuta ai pensionati residenti all’estero, per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori al trattamento minimo INPS, con riferimento all’importo complessivo dei trattamenti medesimi. Qualora il trattamento pensionistico complessivo sia superiore al trattamento minimo INPS e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base della normativa vigente, la rivalutazione automatica è comunque attribuita fino a concorrenza del predetto limite maggiorato”.
L’INPS con la Circolare 23 del 28/01/2025 interpretando la predetta norma afferma che mentre per i trattamenti pensionistici inferiori a € 598,61 mensili lorde e per quelli rientranti nella fascia di garanzia da € 598,61 a € 603,40 si applica la rivalutazione nella misura dello 0,8%, ovvero in misura pari all’indice di perequazione fissato, per il 2025 in via provvisoria, nello 0,8%, nessuna perequazione opera per coloro che risiedono all’estero con un trattamento pensionistico superiore a € 603,40 mensili lorde.
Vari italiani residenti all’estero ci hanno contattati preoccupati per gli effetti della norma che suscita perplessità non solo per la disparità di trattamento che si viene a creare tra i pensionati italiani residenti all’estero e quelli residenti in Italia, ma anche per la compatibilità della disposizione con la normativa europea e i trattati internazionali vigenti.
In particolare con riguardo ai pensionati residenti in Europa si profilano problemi di compatibilità con le norme comunitarie che vietano la riduzione, modifica, sospensione, soppressione o confisca delle prestazioni di denaro dovute in ragione delle leggi di uno Stato membro per il solo fatto che il beneficiario di queste o i suoi familiari risiedono in uno Stato membro diverso da quello in cui si trova l’ente tenuto al pagamento.
LA CIRCOLARE INPS
Circolare numero 23 del 28/01/2025
Arezzo – 10 Febbraio 2025
Avv. Eleonora Barbini
Avv. Chiara Chessa
© Copyright "Studio Legale Associato C.B.C. di Chessa-Barbini-Chessa"
Per Informazioni e Ricorsi
Contattare Studio Legale C.B.C.
Viale Michelangelo, 26 52100 Arezzo
Telefono Segreteria: 371 18 91 856
Fax: 0575 35 49 91
chessapensionimilitari@gmail.com
Leave A Reply